Nel 2023 il tasso di riciclo degli imballaggi in carta e cartone in Italia è stato di oltre il 90%, superando (come già successo nel 2022), l’obiettivo europeo dell’85%.
I dati sono frutto dell’ultimo studio Comieco (Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica), secondo cui ogni italiano raccoglie 64 chilogrammi di carta all’anno, per un totale nazionale di 3,7 milioni di tonnellate.
Naturalmente questi dati sono complessivi, riguardano privati e attività produttive, e rivelano che l’Italia nel suo complesso è un paese virtuoso in tema di riciclo dei cartoni e della carta.
Il rapporto sottolinea anche la bravura degli italiani nel riciclare questi materiali con attenzione, ovvero nel suddividere con cura la carta e il cartone da altri rifiuti connessi, come ad esempio sezioni plastiche o metalliche.
Nel 2023 quella che viene definita ‘frazione esterna alla raccolta’, è passata infatti dal 2% all’1,55%, un dato buono e che permette di migliorare la catena del riciclo, agevolando il lavoro degli impianti di smaltimento e degli operatori che vi lavorano.
L’impatto dell’imballaggio nel lavoro di ogni giorno
L’imballaggio ha un impatto importante nel lavoro di ogni giorno, tanto che deve essere gestito in modo assolutamente preciso e virtuoso, perché non diventi fonte di confusione, sporco e, soprattutto, di inquinamento in azienda e fuori dalle sue mura.
Eppure, ogni singola fornitura che arriva in impresa è imballata, per mantenersi ovviamente protetta durante il viaggio. Ecco quindi generarsi una quantità di packaging importante, che a nostro avviso deve essere gestita nel migliore dei modi.
Per quanto riguarda il riciclo degli imballaggi in plastica, abbiamo adottato delle misure specifiche, che abbiamo raccontato in questo articolo.
In merito al riciclo del cartone, invece, abbiamo scelto di lavorare con un sistema che ci permette di compattare i cartoni di imballaggio e di stoccarli in sezioni apposite del magazzino.
La pressa compattatrice per il riciclo dei cartoni
In azienda è operativa una pressa compattatrice che permette, come suggerisce il nome, di compattare i cartoni, riducendo di molto lo spessore e, di conseguenza, l’ingombro di questi materiali.
Questo investimento ci permette di pressare in modo tempestivo i cartoni che quotidianamente maneggiamo in azienda, creando delle balle compattate ordinate e più semplici da gestire nel magazzino.
Come visibile dalle immagini, infatti, le balle possono essere stoccate in luoghi predeterminati del magazzino, così da non occupare spazio aggiuntivo e mantenere i locali puliti e ordinati.
Il valore ecologico di questa forma di riciclo della carta interessa sia la gestione interna, che quella del rifiuto una volta arrivato nei cassoni di raccolta.
Un cassone da 20 metri cubi di cartoni sfusi ha un peso di circa 1000-1500 chilogrammi. 20 balle compattate di cartone che occupano lo stesso volume hanno un peso di 8000 chilogrammi. In altre parole, con questo sistema si può stoccare 8 volte tanto.
Meno trasporti, meno emissioni
Tutto questo ha un beneficio operativo e sicuramente ambientale, perché per 8000 chilogrammi di imballaggio sfuso servirebbero 6 viaggi del camion per raggiungere il centro di raccolta, mentre per trasportare 8000 chilogrammi di imballaggi compattati ne basta solo uno.
L’ambiente ringrazia, perché questo significa meno emissioni di C02 nell’atmosfera.
Il rapporto di consumo di carburante per trasportare i rifiuti è, infatti, di 6 a 1: 6 per i cartoni sfusi contro 1 per i cartoni compattati.
In un contesto dove il trasporto su strada ha registrato un lento calo delle emissioni (-0,5% nel 2023 secondo fonte Ispra), ogni scelta e azione in questo senso diventano importanti per cercare di limitare l’inquinamento atmosferico.
La logistica migliora
Lo stoccaggio mirato dei cartoni di imballaggio contribuisce a generare un magazzino sempre più performante e digitalizzato, come abbiamo spiegato in questo articolo.
In questo modo migliora la logistica, migliora l’operatività e migliora la tenuta generale degli spazi di lavoro.
La pulizia e l’ordine permettono, infatti, di mantenere gli spazi in azienda ordinati, lasciando posto per nuovi macchinari, per un’operatività più comoda e, non da ultimo, a un modo di lavorare sempre più qualitativo e sicuro.